Convegno Persona e famiglia nell’era del Biodiritto

Firenze –  Auditorium Opera del Duomo, via dè Carretani n. 54/r

2 dicembre 2013 – 9,30 – 19

“La centralità e l’ineludibilità della riflessione etica rispetto alle nuove possibilità offerte dalla tecnologia in campo biomedico e segnatamente alla salute e al momento dell’inizio della vita, impongono infatti di ripensare il rapporto tra ambiti contermini quali quelli della norma giuridica e di quella etico-morale, in altri termini tra bioetica e biodiritto. Sul punto non c’è chi non veda come l’equilibrio risulti precario e instabile per definizione posto che in uno Stato laico con una comunità sempre più multiculturale, il cui impegno primario deve essere quello di definire regole che consentano la pacifica convivenza di più etiche, la regola giuridica deve essere necessariamente ‘neutra’ (che non significa ‘debole’ o ‘relativa’) cioè espressione di una ‘sintesi di interessi’ ove possibile, ovvero costituisca una ‘garanzia del pluralismo’ (sul piano etico, culturale, etc) della comunità i cui rapporti intende disciplinare. Nel vuoto lasciato dalla politica, un’etica ormai debole può tentare pericolose scorciatoie, utilizzando la ‘legge’ per imporre a tutti precetti e valori che dovrebbero essere il frutto di una adesione volontaria e consapevole dei soggetti che evidentemente per altre strade non riesce più a conseguire. L’esperienza del legislatore italiano di questi ultimi anni sembra confermare a pieno queste preoccupazioni”.