Comunicato stampa

UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI

L’Unione Nazionale delle Camere Minorili considera con favore l’iniziativa del Governo diretta all’istituzione del Garante Nazionale per l’Infanzia e l’adolescenza.

Il disegno di legge AC.2008, presentato dal Ministro per le pari opportunità, si propone infatti di colmare una grave lacuna dell’ordinamento italiano che ad oggi ancora non contempla la figura del Garante per l’Infanzia prevista sia dalla Convenzione sui diritti del Fanciullo di New York del 20.11.1989 che dalla Convenzione Europea sull’esercizio dei diritti del Fanciullo del 25.1.1996 e attuata ormai da tempo in molti Paesi europei ed extraeuropei.

Tuttavia, l’Unione delle Camere Minorili:

rileva

come la figura del Garante così come emerge dall’esame del testo del disegno di legge governativo appaia dotata di funzioni assai limitate, mentre sarebbe di gran lunga auspicabile un Garante con poteri e funzioni definite che non si sovrappongano a quelli di altri soggetti che per legge tutelano i minori.

confida

nel fatto che l’obiettivo del disegno di legge sia istituire un vero Garante effettivamente autonomo dotato dei necessari poteri di intervento in tutte le sedi nelle quali la tutela dei diritti dei minori possa essere efficacemente esercitata, pertanto

auspica :

1. che il Garante Nazionale sia totalmente indipendente dal potere politico e promuova l’esercizio dei diritti dei fanciulli attraverso organi aventi le funzioni di cui all’art.12 della Convenzione Europea di Strasburgo 25.12.1996.

2. che la legge sul Garante Nazionale preveda necessariamente l’effettiva istituzione in ogni Regione di un Garante per l’Infanzia, fissandone le linee guida, onde evitare anche disparità di trattamento dei minori nel territorio Italiano.

3. che la legge preveda che il Garante Nazionale abbia compiti di coordinamento e momenti di raccordo con l’attività dei Garanti Regionali.

4. che al Garante Nazionale, il quale dovrà essere dotato di una struttura idonea alla realizzazione degli scopi previsti dalla legge, sia riconosciuta completa autonomia economica e funzionale.

5. che al Garante Nazionale e/o Regionale non siano attribuiti poteri di iniziativa e intervento sul piano giudiziario, funzioni queste già svolte da altre figure processuali quali il Pubblico Ministero, il curatore speciale/difensore del minore, il tutore.

6. che al Garante Nazionale/ Regionale vengano invece conferiti poteri /doveri di formazione dei tutori e dei curatori dei minori.

7. che al Garante Nazionale /Regionale siano attribuiti poteri di controllo ed ispezione dei luoghi e delle strutture pubbliche e private ospitanti i minori

L’Unione Nazionale della Camere Minorili ritiene che se queste condizioni non verranno soddisfatte il Garante Nazionale ben poco potrà incidere sulla necessità di rendere socialmente visibili i diritti dell’infanzia e la specificità delle esigenze dei bambini e degli adolescenti.

Napoli, 23 aprile 2009

Avv. Fabrizia Bagnati

Presidente UNCM

Avv. Grazia Cesaro

Responsabile Settore Civile UNCM

UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI

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