L’Unione Nazionale Camere Minorili richiama l’attenzione del Governo e della Commissione Giustizia del Senato, al cui esame è giunta la delega per la riforma del processo civile in chiave di efficienza (DDL S 2248), sul rilievo e l’impatto della giurisdizione delle relazioni – fondata sui principi di unitarietà, specializzazione, multidisciplinarietà, prossimità e formazione – sulla nostra società e sul nostro Paese.
La riforma, come oggi prevista, finisce per annullare la giurisdizione delle relazioni così perdendo una risorsa culturale e di organico (soprattutto sotto il profilo della giurisdizione penale minorile), non potendo concretamente garantire l’effettiva specializzazione e univoca applicazione della magistratura agli affari ed alle materie minorili e della persona. Ciò senza peraltro risolvere, sul piano civile, l’annoso problema del doppio binario di competenze (di cui all’art. 38 disp. att. c.c.) che provoca tanti casi di denegata giustizia ovvero di doppia pronuncia con dispersione di risorse.
L’UNCM invita, quindi, a realizzare, in tale ambito, un’effettiva unificazione delle competenze nell’ambito di una Autorità unica quale concreto accorpamento di risorse in grado di garantire l’utilizzo funzionale e realmente efficace delle stesse, senza dispersioni. In tal senso e solo in tal senso potrebbe aversi un notevole risparmio in termini di spesa, miglior razionalizzazione delle risorse sul territorio con conseguente maggior efficienza del sistema ed evidente positiva ricaduta sulla qualità e tempestività dell’azione giudiziaria.
osservazioni ddl 2248 UNCM settori civile – penale
L’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI
ESPRIME
seria preoccupazione per le ripercussioni che potranno derivare dal servizio intitolato “FAMIGLIE ABBANDONATE” trasmesso nel corso del programma PRESA DIRETTA andato in onda sul canale RAI 3 il 25 gennaio u.s.,
RILEVA
come la scelta del titolo, la costruzione dei servizi, la modalità ed i contenuti delle interviste abbiano rimandato esclusivamente l’immagine di uno Stato assente, ma soprattutto di una Magistratura sommaria quando non connivente con modalità operative compromesse, creando così un forte allarme sociale e un assoluto senso di sfiducia in quelle famiglie che, proprio per la particolare fragilità che vivono, dovrebbero trovare nei servizi sociali e nella giustizia civile un prezioso alleato e non un ostile nemico da evitare
MANIFESTA
la propria ferma riprovazione per la totale assenza di qualsivoglia spiegazione sia alle diverse fasi della procedura giudiziaria che porta all’allontanamento dei minori dalle loro famiglie sia al ruolo e all’importanza che il difensore/curatore speciale del minore ricopre nelle suddette procedure;
EVIDENZIA
come la presenza di un’avvocatura motivata e specializzata nelle cause riguardanti la responsabilità genitoriale sia l’espressione di un adeguato diritto di difesa garantito alle parti, siano esse adulte o di minore età, mentre la totale assenza, nel servizio trasmesso, di qualsiasi riferimento al minore e al suo rappresentante processuale (difensore/curatore speciale del minore) conduce ad una visione adultocentrica della problematica e contribuisce a diffondere un’informazione parziale e quindi fuorviante;
SOLLECITA
i dirigenti RAI e la Redazione del Programma Presa Diretta ad intervenire per dare voce e adeguato spazio a tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti nella tutela e nella salvaguardia dei diritti dei bambini, allo scopo di fornire un’informazione completa ed esaustiva.
Milano 2 febbraio 2015
Avv. Paola Lovati
Presidente
Avv. Stefano Ardagna
Componente consiglio direttivo
L’Unione Nazionale Camere Minorili esprime preoccupazione in ordine al recente schema di regolamento per l’organizzazione del Ministero della Giustizia e la riduzione degli Uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche con il quale si prelude ad una riorganizzazione del Dipartimento per la Giustizia Minorile che dovrebbe subire, da solo, il 50% dei tagli previsti dall’assetto, con conseguente riduzione delle Direzioni Generali del medesimo Dipartimento per la Giustizia minorile e scomparsa, in particolare, della Direzione generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari, che, notoriamente, si occupa di tutto ciò che attiene al trattamento dei minorenni.
Con il comunicato qui in allegato, l’UNCM richiede al Ministro della Giustizia di intervenire prontamente, affinché sia scongiurata l’approvazione del provvedimento in esame che finirebbe inevitabilmente per compromettere l’intera tenuta del sistema della giustizia penale minorile italiana.
UNCM riconosciuta associazione specialistica maggiormente rappresentativa dal CNF.
Nel corso della seduta del 25 ottobre scorso, il Consiglio Nazionale Forense ha deliberato l’iscrizione dell’Unione Nazionale Camere Minorili nell’elenco delle associazioni forensi specialistiche maggiormente rappresentative