Riforma giustizia – Osservazioni al DDL S. 2284

Ai fini di una riforma della giurisdizione della persona e delle relazioni, l’Unione Nazionale Camere Minorili ritiene irrinunciabili e fondanti i principi di unitarietà, specializzazione, multidisciplinarietà, prossimità e formazione.

In tale prospettiva, l’UNCM, pur senza abbandonare le proprie tradizionali posizioni, ha elaborato una proposta di riforma che mira a superare la frammentarietà delle competenze, nel rispetto dei principi innanzi indicati. La proposta è frutto di un lavoro svolto sotto l’egida della Commissione Famiglia del Consiglio Nazionale Forense, all’esito del quale tutte le associazioni forensi maggiormente rappresentative e specialistiche in materia di minori e famiglia sono riuscite a convergere, salvo alcune precisazioni, su una proposta unitaria e condivisa. L’UNCM ha, in particolare, richiamato l’attenzione sulla necessità di salvaguardare l’attuale strutturazione del processo penale minorile, in forma separata e specializzata rispetto alla funzione penale ordinaria, e sulla necessità di prevedere una procura della repubblica dedicata, a servizio dell’istituenda autorità giurisdizionale. Ha sottolineato, tra l’altro, la necessità di assicurare la presenza della componente onoraria nei procedimenti più sensibili.

Pertanto, nel ribadire l’auspicio di una maggiore riflessione sul tema, l’UNCM ritiene che i principi primari innanzi richiamati possano essere comunque tutelati con un modello che si ispiri al sistema del giudice di sorveglianza penale, come indicato nel documento presentato alla Commissione Giustizia del Senato nel corso dell’audizione svoltasi l’11 gennaio 2017 e che di seguito si allega.

documento UNCM audizione