Festeggiare la Convenzione Infanzia con azioni concrete per il sistema della giustizia minorile.
Il 20 novembre si celebra il trentennale della CRC, ed è anche l’occasione per riaffermare la centralità della stessa nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) individuati dall’Agenda globale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. Il Gruppo CRC per l’occasione pubblica il 10° Rapporto CRC, alla cui redazione hanno contribuito gli operatori delle 100 associazioni del Network, con cui si apre un nuovo ciclo di monitoraggio: un percorso che prevede un confronto tra il Governo, la società civile e gli esperti per migliorare l’attuazione della CRC nel nostro Paese.
L’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI
ESPRIME
preoccupazione in relazione alle gravissime notizie riferite dagli organi di stampa, in ordine all’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto alcuni Servizi Sociali dell’Emilia Romagna e indagate 18 persone tra professionisti addetti ad affiancare e ascoltare i minori nonché a svolgere indagini sulla situazione psicologica degli stessi e altri funzionari pubblici;
SI ASSOCIA
al pensiero espresso dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Dottoressa Filomena Albano ritenendo che “tali fatti sarebbero di gravità inaudita -qualora fossero confermati-”.
RILEVA
la necessità della reale attuazione del principio della massima protezione del fanciullo, così come enunciato a partire dalla Dichiarazione di Ginevra del 1924 sui diritti del fanciullo e dalla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo adottata dall’Assemblea Generale il 20 novembre 1959 e riconosciuto nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
SI AUGURA
che sia garantito, a prescindere dagli esiti della riferita inchiesta, il massimo supporto e sostegno alle bambine e ai bambini al centro della vicenda, nonchè tutela della loro privacy come previsto dalla Carta di Treviso “in modo che sia tutelata la specificità del minore come persona in divenire, prevalendo su tutto il suo interesse ad un regolare processo di maturazione che potrebbe essere profondamente disturbato o deviato da spettacolarizzazioni del suo caso, da clamorosi protagonismi o da fittizie identificazioni”
OSSERVA
che appaia imprescindibile rifuggire dal rischio di generalizzata colpevolizzazione delle istituzioni e delle categorie di professionisti che, quotidianamente e a vario titolo, lavorano con minori, con adulti e famiglie in difficoltà, sia in ambito giuridico sia sotto il profilo psicologico assistenziale. Lavoro questo, indispensabile e oltremodo prezioso, difficoltoso e necessitante di altissima professionalità e sensibilità, che prevede l’impiego di grandi energie improntate ai valori dell’etica e della responsabilità con l’unica finalità di favorire il benessere dei minori coinvolti.
AUSPICA
in nome del mai derogabile principio di presunzione di innocenza, un accertamento rigoroso dei fatti e delle circostanze volto, non soltanto all’accertamento della verità ma anche all’analisi delle criticità di sistemi e procedure della tutela e dell’accoglienza che deve essere continuamente monitorato, auspicando inoltre un potenziamento degli investimenti e delle politiche attive in ambito minorile e del welfare.
In questo senso, l’UNCM, associazione di avvocati minorili, da anni impegnati nell’ assistenza e rappresentanza dei minori nei processi,
INSISTE
affinché, prontamente, venga prevista a livello legislativo la figura del curatore /avvocato del minore nei procedimenti civili di grave pregiudizio, prevedendone l’istituzione e la rigorosa formazione, stante la specificità della sua funzione di sentinella dei diritti fondamentali dei minori .
Avv. Grazia Ofelia Cesaro
Presidente Unione Nazionale Camere Minorili
Milano, 29 giugno 2019
Si pubblica il discorso inaugurale del neo Presidente eletto Avv. Grazia Ofelia Cesaro a cui l’Unione augura buon lavoro.
“Ringrazio tutta l’Unione, in particolar modo i past presidents, che hanno sollecitato e sostenuto la mia candidatura, con l’attenzione di chi ha cura per un figlio e vuole affidarlo in buone mani.
Questo ha due importanti significati. Il primo è simbolico: noi ci occupiamo di Minori ed i padri dell’U.N.C.M. hanno avuto ed hanno nei confronti della nostra associazione la stessa attenzione e cura che si ha per un figlio, con rispetto e dedizione nel passarne ad altri la presidenza.
Il secondo significato è di tipo politico. Come è noto, non sono mai stata parte degli organi di governo dell’associazione, per scelta precisa, ma solo di quelli scientifici, ricoprendo per anni la carica di responsabile civile e poi internazionale.
Questo è stato riconosciuto e valorizzato, ed è a mio avviso sintomo del sistema democratico di un’associazione che valorizza il lavoro di tutti, in ogni ruolo esso sia. Questa è la democrazia che darà la possibilità a ciascuno di Voi, anche semplice socio di una Camera, di valorizzare in futuro ciò che farete per l’U.N.C.M.
Se penso all’U.N.C.M. ho l’immagine di un soggetto che ha i piedi nelle Aule di Giustizia, perché la nostra caratteristica è quella di essere Avvocati che si occupano di Famiglia e Minori quotidianamente e non a parole; il cuore che pulsa verso i Minori, nostro centro d’interesse; e la testa illuminata dalla ricerca di aggiornamento scientifico costante.
Questa è l’immagine dell’U.N.C.M. che voglio continuare a portare avanti e rafforzare in continuità con chi mi ha preceduto.
Penso anche che la vera forza del pensiero dell’U.N.C.M. sia la gentilezza, intesa come senso di umanità, che non ne fa un pensiero debole. Il nostro è un pensiero gentile ma potente e dobbiamo continuare a diffondere al meglio la “potenza gentile “della nostra Associazione.
Come mi impegno a diffondere questa “potenza gentile”?
Con due semplici messaggi: “Più Unione per l’UNIONE” e “Più Unione fuori dall’UNIONE”
Più “Unione per l’UNIONE”. Mia intenzione è rafforzare i lavori dei referenti di zona e proporre anche gemellaggi tra Camere: questo aiuterà a veicolare al meglio il pensiero dell’U.N.C.M., a renderlo più capillare, ma anche a creare forme di sostegno diretto fra Camere, stimolando anche l’apertura di nuove. Chiederemo alle Camere Minorili di mandare tutte le attività scientifiche svolte, che dovranno essere tutte pubblicate sul nostro sito, per dare la forza della nostra associazione. Il fine sarà: coinvolgere, per rafforzarci insieme.
Per veicolare sempre di più il pensiero scientifico, con Luca Muglia stiamo pensando la creazione di un nuovo laboratorio con sguardo sul futuro: il progetto ha già un nome, mi riferisco ad “UNCMLab@Science and Child Law Research”.
Anche questo vuole essere un messaggio a tutti: qualsiasi idea scientifica di pregio, veicolata dai responsabili dei vari gruppi troverà accoglienza e sostegno all’interno dell’U.N.C.M.
Questo vuole dire a mio avviso essere davvero uniti in una associazione.
Più “Unione fuori dall’UNIONE”.
Con orgoglio rivendico che noi abbiamo fatto la storia del Diritto Minorile in Italia: molti i nostri successi e ne cito solo alcuni.
Siamo stati noi ad avere promosso ed ottenuto l’inserimento di norme nel Codice Deontologico degli Avvocati dedicate al Minore. Unici ad avere Linee Guida per i curatori dei minori. Unici ad avere Linee Guida per una separazione a misura di Minori (2014), che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano ha recentemente fatte proprie. Abbiamo un Codice Etico. Unici tra gli Avvocati a dire “No” alla soppressione dei Tribunali per i Minorenni. Unici a dire “No” al DDL Pillon.
Il nostro lavoro e la sua importanza di sentinella dei diritti fondamentali dei Minori devono tuttavia venir più riconosciti all’esterno: su questo dobbiamo impegnarci tutti, in ogni ruolo.
Un Presidente non fa un’Associazione. Se potrò contare su un Consiglio Direttivo forte, come certo sarà, e sull’aiuto di responsabili, coordinatori, garanti e di tutti Voi, auspico che questo riconoscimento possa essere maggiore e possa portarci anche su ambiti internazionali.
Vi ringrazio per l’attenzione che mi avete dedicato e concludo solo con queste parole: sarà per me un onore servire l’UNIONE.”
Grazia Ofelia Cesaro, Presidente dell’U.N.C.M.
Roma, 11 maggio 2019
L’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI
A seguito del rinnovo delle cariche elettive avvenuto all’Assemblea Nazionale tenutasi a Roma in data 11 maggio 2019, è lieta di comunicare la nomina dell’Avv. Grazia Ofelia Cesaro quale nuovo Presidente dell’Unione.
E’ lieta altresì di comunicare la nomina del nuovo Direttivo composto dagli Avvocati Roberto Casella, Erminia Contini, Katia Di Cagno, Annagrazia Di Nicola, Laura Dutto, Laura Landi, Serena Lombardo, Antonio Pacillo, e del Collegio dei Garanti composto dagli Avvocati Giuliana Cappuccio – Paola Antonia Donvito – Anna Lucchelli.
Alla prima riunione di Direttivo, avvenuta in seguito all’Assemblea, è stato deliberato il rinnovo delle cariche sociali:
Vicepresidente: Katia Di Cagno
Segretario: Erminia Contini
Tesoriere: Annagrazia Di Nicola
Responsabili Settore Civile: Maria Grazia Monegat – Giuliana Martinelli;
Responsabile Settore Internazionale: Silvia Veronesi – Manuela Toma;
Responsabili Settore Penale: Ilaria Summa – Christian Serpelloni;
Responsabili Settore Psicosociale-educativo: Maria Emilia De Martinis
Responsabile della Comunicazione: Serena Lombardo
Coordinatori Territoriali: Stefano Ardagna – Area Nord; Francesco Maria Graziano – Area Centro; Luisa Errico – Area Sud.
E’ stata deliberata la formazione del nuovo gruppo di studio UNCMLab@Science and Child Law Research
Responsabile: Luca Muglia
Il Presidente neoeletto ringrazia Past President Rita Perchiazzi e Direttivo uscente per il lavoro svolto ed i risultati raggiunti.
Intende proseguire in continuità ed impegnare il proprio operato verso un rafforzamento ed ampliamento dell’associazione UNCM anche con maggiore intervento nei settori di studio del diritto minorile a livello nazionale ed internazionale.
Obiettivo del nuovo Direttivo sarà quello di garantire una partecipazione attiva e concreta in tutte le diverse sedi istituzionali e negli organismi forensi, in un’ottica di collaborazione multidisciplinare e multilivello che l’Unione porta avanti da anni quale associazione maggiormente rappresentativa e specialistica.
Roma 11 maggio 2019
Il Presidente
Avv. Grazia Ofelia Cesaro
Responsabile della Comunicazione
Avv. Serena Lombardo
L’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI
ESPRIME
approvazione per la proposta di Legge presentata dal presidente della commissione anti-‘ndrangheta del Consiglio regionale della Calabria, Arturo Bova, recante “Interventi per la prevenzione della marginalità sociale e culturale a favore di minori provenienti da contesti familiari pregiudizievoli o disgregati”. La proposta è volta ad esportare dalla Calabria a tutto il territorio nazionale il protocollo “Liberi di scegliere”, finalizzato alla rieducazione e al reinserimento di minori e giovani provenienti da contesti di criminalità organizzata.
OSSERVA
che il protocollo “Liberi di scegliere” ad oggi attuato solo nella regione Calabria, potrebbe rivelarsi un utile strumento di inclusione sociale e di diffusione della legalità in favore di soggetti minori inseriti in contesti di criminalità mafiosa o da essi provenienti.
Osserva altresì che il fenomeno mafioso si caratterizza per la struttura dinastica dello stesso, ove il vincolo di sangue spesso prevale sul vincolo del mandamento, con gravissimo pregiudizio per la crescita e l’educazione del minore figlio di genitori mafiosi.
RILEVA
che la dichiarazione dei Diritti del Fanciullo prevede che al minore venga garantita un’adeguata protezione giuridica;
che la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia dichiara che l’educazione del bambino sia improntata ad una vita responsabile in una società libera;
che dunque il diritto all’educazione del minore risponde al suo superiore interesse alla stessa stregua del diritto del fanciullo a crescere all’interno della propria famiglia di cui all’art. 315 bis, co.II, c.c. e che dunque i due diritti vadano garantiti in un’ottica di equo bilanciamento.
RITIENE
fondamentale adottare strumenti di tutela per il minore laddove la condotta del genitore possa pregiudicare gravemente lo sviluppo armonico e sereno dello stesso, influenzandone negativamente la personalità, con correlato e concreto rischio di devianza.
OSSERVA TUTTAVIA
Che le esigenze di prevenzione della marginalità sociale non devono comunque tradursi in una presunzione assoluta di “inidoneità educativa” del genitore coinvolto in fenomeni mafiosi.
Né possono in alcun modo compromettersi i principi costituzionali di presunzione di innocenza di cui all’art. 27 Cost. e del giusto processo di cui all’art. 111 Cost.
In questo senso, l’UNCM
AUSPICA
l’avvio di un confronto parlamentare volto all’approvazione del disegno di legge Bova affinché il modello adottato dalla Regione Calabria possa trovare riconoscimento in tutti quei contesti di criminalità organizzata in cui il superiore interesse del minore necessiti di forti interventi di tutela a garanzia della sua crescita psico – fisica, secondo criteri che tengano comunque conto dell’effettiva presenza di un pregiudizio minorile e di un nesso causale rispetto alla condotta genitoriale.
Il Presidente
Avv. Rita Perchiazzi
Il Responsabile della Comunicazione
Avv. Serena Lombardo